Posto, dunque sono?
“Si mostra qualcosa quando si ha qualcosa da mostrare”.
Il Mondo in cui viviamo oggi
è assai diverso
da quello in cui
la mia generazione
è nata,
è un Mondo nuovo,
connesso.
Iperconnesso.
Molte delle parole che abbiamo imparato
hanno guadagnato il prefisso iper:
Iperfotografia,
Iperspazi,
Ipercomunicazione.
Iperarte.
Probabilmente è questo essere tutto iper
che ha cambiato
il mostrare
e il mostrato.
Non parlo di un arco temporale ampio,
basta andare indietro di trent’anni.
L’averne memoria è sintomo di avvenuto cambiamento.
Ma questo cambiamento ha preso una via corretta?
Oramai qualsiasi realtà che voglia fare,
divulgare,
guardare,
l’Arte
deve necessariamente rapportarsi
con l’universo
creato
e gestito
dall’iperconnessione.
Non possiamo più ignorare questa realtà.
L’essere iperconnessi
ha generato
una quantità tale di materiale
che occorre chiedersi
quanto sia lecito mostrarlo.
La possibilità di avere vetrine
visibili da chiunque,
fornisce la falsa speranza
che qualunque cosa
possa essere mostrata.
Il Valore di quanto si mostra
non è più governato
da un’Etica
o da una Morale,
ma bensì viene pesato
dalla popolarità di un hashtag.
Si pesa con una bilancia fuori scala.
Ci siamo convinti che questo sia giudicare.
Arriviamo così a produrre Arte temporanea.
Arte con il solo scopo
di resistere
alla brevità
di un refresh.
Arte sospesa
in pochi istanti.
Tutto ciò che ci circonda
è temporaneo
per conseguenza:
gallerie d’arte temporanee,
musei temporanei,
collezioni temporanee,
fotografie temporanee,
supermercati.
Come se concepire qualcosa
che duri nel tempo
fosse una sfida impossibile.
I minuti di popolarità di Warhol
vengono conteggiati
in centesimi di secondo.
Posto, dunque sono?
Vale tutto,
mettiamo nel tritacarne
iperconnesso
che qualcosa,
stanne pur certo,
succederà.
Positiva,
negativa,
poco importa.
Basta la reazione.
Posto, dunque sono?
Like?
Si arriva all’estremizzazione concettuale
pur di apparire,
tutto è spettacolo
privo di contenuto.
Cosa rimarrà in futuro
del nostro presente
temporaneo?
“Si mostra qualcosa solo quando si ha qualcosa da mostrare”.
L’errore non è l’iperconnessione
e ciò che genera,
ma il suo utilizzo.
Risulta paradossale
ma poniamo sempre più attenzione
al passato remoto.
Quasi ignoriamo che,
continuando di questo passo,
l’unico lascito
della mia generazione
al futuro
sarà un concetto
che per definizione
è destinato
a svanire.
“Mostrate qualcosa solo quando avete qualcosa da mostrare”.
© IGOR CADAU 2020 - RIPRODUZIONE RISERVATA